Castelcivita è un paese del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano situato alle pendici meridionali degli Alburni. Sorge su uno sperone naturale, con case a cascata, a 587 m sul livello del mare. Il paese è indicato nei documenti Angioini con il nome di Civita Pantuliano, mentre in età aragonese, con il nome di Castelluccia, probabilmente per indicare, già dal XIII secolo, un piccolo centro fortificato. Si pensa che la recinzione totale di Castelcivita sia opera di Pandolfo di Fasanella, gran feudatario, il quale la fece costruire per ordine di Carlo I d’Angiò.

Il centro storico presenta l’antica struttura di fortezze e infatti è caratterizzato da vie e viuzze che si intersecano tra di loro e da innumerevoli scalini interrotti di tanto in tanto da qualche spiazzo seguendo l’andamento toponomastico del territorio. Interessanti sono i portali con architravi in pietra calcarea locale e piperno sui quali si possono ancora ammirare gli stemmi di nobili famiglie e pregevoli giochi geometrici. Molte sono le chiese presenti tra le quali ricordiamo la Chiesa di San Nicola di Bari, la Chiesa di Santa Sofia, il Monastero di Santa Gertrude, la Chiesa di Sant’Antonio e la Chiesa di San Cono V. e M.. Le principali attrazione turistiche del territorio sono senza dubbio le Grotte di Castelcivita, un complesso di cavità carsiche ricche di stalattiti e stalagmiti dalle mille forme. Si estendono per svariati chilometri nel massiccio degli Alburni, principalmente nei comuni di Castelcivita e Controne, ma solo 1,700 m sono accessibili ai visitatori. Le grotte sono aperte ai visitatori tutti i giorni.

A pochi passi dalle Grotte di Castelcivita è possibile trascorrere attimi di puro relax sulla riva del fiume Calore. L’Area Pic-nic Ischia di Pietratonda è la meta ideale per vivere qualche ora immersi nella natura, all’ombra dei pioppi e facendo il bagno nelle limpide acque del fiume.
Sdraiarsi sui ciottoli e lasciarsi avvolgere dallo scroscio delle acque delle piccole cascate circostanti regala sensazioni magiche che rendono l’esperienza indimenticabile.
E’ anche possibile navigare un tratto del fiume in canoa per godere appieno dello spettacolo di colori e luci dall’acqua. I resti di un antico mulino immerso nel verde rendono il contesto ancora più suggestivo.

Folklore

Festa della Patata di Montagna
Sagra del Fungo Porcino

Cosa Mangiare