Corleto Monforte è un paese del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano posto a 683 metri sul livello del mare, ai piedi dei Monti Alburni ed a ridosso del Bosco di Corleto. Costruita su un bastione roccioso ai lati dei torrenti Rapi e Palata-Piedilarme, il paese annovera, nel suo territorio, circa 3500 ettari di boschi, ricchi di aceri, tassi, agrifogli, sorbi, faggi e castagni, ma la particolarità è l’abete bianco. Animale tipico della fauna locale è il gatto selvatico.
L’origine del nome risale al termine latino Coryletum, traducibile come bosco di noccioli (Corylus avellana). Il termine Monforte deriva invece dai locali feudatari. Il Centro Storico del paese, ben conservato, è stato recentemente restaurato e dotato di percorsi turistici. La parte terminale è sulla punta della gravina ed è costituita da una piazza a balconata che affaccia sulla valle del Fasanella. Suggestiva è la piazza Diana, cosiddetta perché si trovava nei pressi del tempio dedicato a Diana “Dea della caccia”. Con la venuta di Cristo, secondo la tradizione, fu trasformato in cristiano, con la denominazione di S. Maria dell’Elice. La chiesa di S. Barbara, edificata nel 1762 in sostituzione di quella di S. Maria dell’Elice, come si rileva dalle iscrizioni nel frontespizio della stessa, è la più grande del paese. Nella medesima si osservano delle antiche ed eccellenti pitture, magnifiche opere di scultura, fra cui la bellissima statua di S. Barbara, protettrice del paese.
Sulla parte sud occidentale dei Monti Alburni si trova il Bosco di Corleto, una grande area forestale costituito principalmente da alberi di faggio ed è contiguo con l’area, più meridionale, di Pruno. Nel centro del paese si può ammirare il Museo naturalistico degli Alburni, nato nel 1997, è un’ampia struttura di monitoraggio faunistico e di ricerca scientifica nel campo biologico.
Non può mancare una visita al Museo Naturalistico degli Alburni, che offre una testimonianza importantissima del patrimonio faunistico continentale, con la sua esposizione permanente di vertebrati ed invertebrati della fauna europea, comprendente circa 530 specie di uccelli, 60 specie di mammiferi, crostacei (decapodi del Mediterraneo) ed insetti (oltre 20.000 esemplari). Esiste, inoltre, a supporto dell’attività di studio e ricerca una fornita biblioteca.
Le Bellezze Naturali
Museo Naturalistico degli Alburni, che offre una testimonianza importantissima del patrimonio faunistico continentale, con la sua esposizione permanente di vertebrati ed invertebrati della fauna europea, comprendente circa 530 specie di uccelli, 60 specie di mammiferi, crostacei (decapodi del Mediterraneo) ed insetti (oltre 20.000 esemplari). Esiste, inoltre, a supporto dell’attività di studio e ricerca una fornita biblioteca Chiesa di Santa Barbara, dove prima sorgeva un tempio dedicato a Diana, della caccia, quindi protettrice della cacciagione, presente in abbondanza per in numerosi boschi. La chiesa si presenta a tre navate con altare maggiore in marmi policromi ed organo monumentale del 1802 della bottega dei Carelli. Eretto su una roccia sorge il campanile del 1825 Torre medioevale Chiesa del Rosario, che conserva il dipinto settecentesco La Vergine del Rosario con i Quindici Misteri Chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel 1568. La statua del Santo fu acquistata a Napoli nel dicembre del 1719 e portata a Corleto Monforte con un mulo Portale rinascimentale di Casa Ferraro Chiesa di San Teodoro, con portale in pietra del XIII sec. Essa costituisce un vero e proprio belvedere sulla suggestiva Valle del Calore. La statua della Vergine è di stile bizantino, a testimonianza della sua importazione dalla Grecia Santuario della Madonna della Selice, fondato verso il VI sec. d.C. Piano del Bue, resti di un insediamento urbano di origine romano-lucana Timpa degli Antichi, resti di insediamenti rurali, raggiungibili solo a piedi Montagnola, splendido bosco di faggi ed aceri.
Folklore
la sagra del caciocavallo e formaggio (14 agosto)
la Festa della Montagna a luglio .
Cosa Mangiare